giovedì 13 ottobre 2011

FACCIAMO, PER UN GIORNO ALMENO, CHE ANCHE BITONTO SIA ROMA. GRIDIAMOLO ANCHE QUI CHE Noi siamo indignati!


FACCIAMO, PER UN GIORNO ALMENO, CHE ANCHE BITONTO SIA ROMA.
GRIDIAMOLO ANCHE QUI CHE
Noi siamo indignati!
Indignati per tutte le ragioni che porteranno a Roma il prossimo 15 ottobre un fiume umano, pronto a dire, come nel resto del mondo, che l’economia e’ un mezzo e non fine dell’agire umano; che il fallimento delle banche è stato causato dagli  speculatori che hanno generato la crisi globale con la loro economia di carta. E  ancora, che tra tutte le scelte possibili per fronteggiare la crisi, il Governo italiano non ha trovato di meglio che stangare lo stato sociale, colpendo la sua ennesima manovra  la gran massa della popolazione, deprivandola di servizi, di sanità, di scuola,  di pensioni. Colpendola sulla quotidianità, con l’aumento dell’IVA e il conseguente rincaro dei prezzi al consumo. E non solo! Accanto alla stretta inferta ai bilanci famigliari, quel che riteniamo ancora più grave sono le continue limitazioni alle libertà garantite dalla Carta costituzionale e al Diritto del lavoro, con il tentato golpe al diritto all’informazione e l’eccidio dello Statuto dei lavoratori, mediante l’articolo 8, che di fatto garantisce alle imprese il pieno dominio sui lavoratori.
E potremmo continuare all’infinito, elencando le nefandezze per cui dovremmo gridare la nostra giusta indignazione, non ultima la quotidiana strage sui luoghi di lavoro, dove si continua morire peggio che in Afganistan o in Libia.
Ma noi qui, a Bitonto, vogliamo gridare la nostra indignazione anche nei confronti di chi ci governa a livello locale, anche contro la nostra Amministrazione:  rissosa e spocchiosa quanto incapace di assumere un vero ruolo propulsivo nelle scelte che dovrebbero garantire il benessere sociale e la crescita culturale ed economica della Città.
Intorno a noi , qui e adesso, riusciamo a vedere solo macerie, generate dall’inadeguatezza di questa classe politica che nulla ha di politico, ma che come il Governo centrale tira a campare, aggrappandosi alle ultime individuali scialuppe di salvataggio, mentre tutto intorno va a fondo.
Quanto ancora potremo sopportare tutto questo senza scendere in piazza per mandarli via a furor di popolo, come sta accadendo altrove?
“La storia non ha nascondigli”. Di fronte a quanto sta accadendo nel mondo, in Italia ed anche nella nostra città non è più possibile tacere.
E chi lo farà si renderà colpevolmente complice con quelli che questo sfascio, questa sistematica distruzione del futuro delle nuove generazioni, sta volontariamente provocando.
Noi il 15 scenderemo in piazza e racconteremo di questo.
C’è ancora una possibilità per interrompere questa catena fatta di egoismo, di malafede, di incapacità a gestire la cosa pubblica : noi crediamo sia questo il tempo.
Indignamoci, adesso.
La segreteria politica del Circolo Peppino Impastato
Federazione della Sinistra Prc - Bitonto

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